
Dicono di me
Le stratificazioni e le intersezioni di diversa natura che si manifestano nelle opere di Anna Maria Di Terlizzi possono allora essere fruttuosamente accostate al lavoro dello scultore cileno Sebastiano Matta, le cui radici nella cultura ispanica, nella tradizione incaico-precolombiana e nell'universo mitologico dell'Italia preromana si legano alla vocazione cosmopolita.
Il mare di catene non ricorda narrativamente il mare delle peripezie di Odisseo, il mare dei miti con le storie di Poseidone, di Eolo, delle sirene quanto è il mare delle forme archetipiche: la sagoma del triangolo (il maschile ed il femminile) e della spirale (il primo nucleo generatore della vita), che si rinvengono in opere precedenti della scultrice come la Donna Chiocciola e la Maternità Universale. E' il mare dei volatili migratori che uniscono il Mediterraneo in una comunità naturale e vera, nel coacervo delle genti abitatrici delle terre bagnate dalle sue acque, senza confini, senza contrapposizioni economico-politiche...
G. Petruzzelli
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